Da oggi il blog di Che Follia si arricchisce con i contenuti inediti del nostro blogger interculturale DrizzyBlack.
La sua è un'esperienza di immigrazione travagliata come tante ma raccontata con la semplicità, l'arguzia e l'entusiasmo dei suoi 20 anni.
Ci è piaciuto da subito e siamo sicuri che piacerà anche a voi. Le cose che ha da dire sono davvero tante. Ve ne consigliamo la lettura attenta e scevra da pregiudizi!
L’idea che molti adolescenti africani si fanno dell’Europa è spesso decisamente ottimistica.
Le loro aspettative rispetto ad una possibile emigrazione verso l’Europa sono sempre molto positive…forse troppo.
A molti giovani l’Europa viene presentata come una specie di paradiso, ciò li porta a sognare di trasferirvisi un giorno per vivere il proprio “sogno europeo”.
Le perverse cause all’origine del fenomeno delle migrazioni irregolari ai nostri giorni sono da ricercarsi, tra le altre, nelle informazioni parziali e, spesso, scorrette, che passano attraverso i media e i social network.
Queste notizie spingono i giovani migranti a pensare che l’Europa è l’unica alternativa possibile per rendere migliore la propria vita.
Essi si lasciano alle spalle la propria terra, la propria famiglia, gli amici e tutti gli affetti. Essi rischiano la propria vita per rincorrere un paradiso irreale!
Quando, poi, giungono in Italia o in altri paesi europei attraversando le pericolose acque del mar mediterraneo bastano pochi giorni perché le loro speranze, aspettative e sogni si trasformino in paura, insicurezza, disperazione e delusione.
Si scontrano violentemente con una realtà assai diversa da ciò che si aspettavano.
Tra i primi ostacoli che questi ragazzi si trovano a dover affrontare c’è innanzitutto la lingua, ma anche il modo di comunicare, di costruire relazioni, di farsi nuovi amici…
Questi ostacoli diventano ancora più duri da superare perché ciascun giovane migrante è costretto a fare i conti con fenomeni quali intolleranza, razzismo, discriminazioni, delinquenza e, in qualche caso, il bullismo nella società.
Inoltre, un momento estremamente complicato per i giovani migranti è rappresentato dal loro arrivo presso i centri di accoglienza. Qui, spesso, le condizioni sono disumane, c’è estrema carenza di cure mediche e sostegno educativo…in qualche caso anche maltrattamenti subiti da parte di operatori sociali poco professionali. Infine, in questi contesti, mancano le corrette informazioni sui diritti di base e sul percorso per ottenere i documenti.
Uno dei momenti peggiori vissuti da questi ragazzi nelle comunità o nei centri di accoglienza è il raggiungimento del 18° anno di età. Ad alcuni di loro viene concessa l’opportunità di rimanere per pochi giorni o qualche settimana ma per molti altri il giorno del 18° compleanno è vissuto con frustrazione e disperazione. In essi è forte la paura di essere abbandonati a sé stessi nel mondo. A questo mondo sono impreparati. Non vengono offerte loro alternative valide. Spesso l’unica opzione possibile è rappresentata dalle attività illegali e il paradosso è proprio che la società, troppo facilmente, finisce per puntare il dito contro di loro, identificandoli come dei criminali.
L’informazione è tutto! Tutto passa attraverso la comunicazione: la verità così come la menzogna.
DrizzyBlack
THE UNTOLD REALITY
The idea of many young migrants especially those from sub saharan Africa about Europe is positive and expectations are always high when Europe in discussion. To many, Europe is more like a paradise and almost all the youths in that region want to come to Europe to live in their European dreams. The outrageous cause, reason or rise of irregular migration in this present days among other reasons is the sistem of branding use in news broadcasts, Mass Media and social network in decieving many young migrants into thinking that Europe is the only option for brighter and better future.
They (young migrants) leave behind their land,family,friends and love once. They Risk their lives it reach,embrace and part take in the unreal paradise. When they really arrive in Italy or other European Countries through the deadly mediterranean sea, few days after, their dreams, hopes and expectations turn into fear,insrcurity,desperation and dissapointment. They collide with a reality completly different from their inizial expectations. For every young migrant who leave his / her land and family for another country in search of a better life , the first obstacles in most cases are the language, communication, relationship and making friends. For a young migrant, the obstacles are extra hard to overcome because you have to deal with the intolerance, discrimination, racism, delinquency and bullying from the society.
Furthermore, another comlicated moment for many young migrants is, when they arrive in their various reception centers or community there is a high possibility of them facing dehumannization, poor educational and medical facilities, maltreatment from some unprofessional social workers in their centers. Moreover, in these contexts they lack valid information(s) on their basic human rights and on documentation process. The worst unexpected chapter during their stay in community or reception centers is when they have 18years of age. Some do have chance to stay in for days or weeks before leaving but many among them do celebrate their 18years birthday with frustration, disperation because of the fear of being sent to the outside world unprepared which normally leads or left them with no option than to get engaged in illegal activities and in the society points at them and calling them names.
DrizzyBlack