Nessuno educa nessuno, nessuno si educa da solo, gli uomini si educano insieme, con la mediazione del mondo
(Paulo Freire)
Questa frase, in corsivo rosso, stampata sulla prima pagina del catalogo di presentazione di Viaggi Oltre il Muro, stimola riflessioni importanti.
Per chi educa nella vita, per chi ambisce ad avere questa essenziale funzione nel mondo, ma anche solo per chi crede che la crescita culturale della collettività dipenda da tutti noi e da tutto quello che riusciamo a DARE a questa collettività.
Sfogliare il catalogo, nel fitto vociare amplificato dagli alti soffitti del palazzo storico che ospita l’Accademia di Belle Arti di Napoli, rende piacevole l’attesa che la conferenza di presentazione abbia inizio.
In un tiepido pomeriggio di gennaio è possibile scoprire che Napoli è molto di più della bellezza e della storia per le quali tutti se ne ritrovano innamorati.
Il lento affievolirsi del brusìo accompagna i relatori a prendere posto.
Si entra nel vivo di una narrazione sentita e spontanea che arriva dritto al cuore dell’uditorio, massimamente attento ed assorto nell’ascolto di un’esperienza unica.
Viaggi Oltre il Muro è un progetto nato dalla comunità per la comunità. Frutto di una rete messa al servizio dei bisogni assai specifici di ragazzi tra i 6 e i 16 anni, nel difficile quartiere di Secondigliano.
Un “luogo dove urge educare al bello!”.
E’ così che il servizio di Educativa Territoriale del Comune di Napoli “Oltre la Strada”, gestito dal gruppo di Imprese Sociali Gesco e dalla Cooperativa sociale “Era”, incontra l’Accademia di Belle Arti di Napoli, in un progetto volto a prevenire e arginare quei processi di emarginazione e di esclusione sociale che spesso, nelle periferie, mietono vittime giovani, troppo giovani perchè nessuno provi ad offrire risposte e alternative possibili.
Queste risposte sono arrivate per i ragazzi dell’educativa territoriale di Secondigliano.
L’Alternativa è stata offerta loro dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Questi hanno ideato e realizzato, insieme a loro, uno splendido murales, lungo quasi 35 metri, che ha reso veramente BELLO il volto delle semplici e spoglie mura dell’educativa.
Un’esperienza che assume il carattere di una metafora potente: la possibilità, offerta a tutti, di rendere bello il mondo circostante attraverso l’impegno, la creatività, la passione ed il lavoro di gruppo.
Nelle periferie depresse delle grandi città, sovente, si finisce per abituarsi al degrado e al grigiore, perdendo la coscienza del proprio potenziale di trasformazione e cambiamento.
Esperienze come quella di Viaggi Oltre il Muro offrono la possibilità di riprendere il contatto con questo potenziale, che appartiene a TUTTI, specie ai più giovani…costoro si che possono cambiare il futuro, loro e dell’intera collettività, magari tingendolo dei colori della speranza e della voglia di esserci attraverso il FARE.
Sapere di vivere in una città dove grigi muri di periferia si trasformano in opere d’arte, dove a bambini e ragazzi si insegna la creatività, dove istituzioni, studenti e comunità fanno rete intorno ai più giovani, lascia ben sperare che le alternative esistono e le alternative, si sa, sono la via maestra verso i cambiaMENTI.
Virginia Capuano