Via dei Tribunali a Napoli è piena di bellezze, storie, Amore, ad ogni angolo si possono incontrare meraviglie architettoniche, trovare l’ennesima scusa per sgarrare la dieta, esempi di artigianato napoletano. In mezzo a tutto questo flusso di vita, troviamo anche l’Associazione Samb e Diop.
È un piccolo cosmo stupendo: da anni offre corsi di italiano, inglese, di preparazione alla licenza media ai rifugiati politici ed extracomunitari. Dal 2013, oltretutto, hanno iniziato un laboratorio di lavorazione dei metalli, con il marchio Avventure di Latta. Da un’idea del’’architetto Riccardo Dalisi, plasmano metalli poveri come lo stagno e l’ottone in oggetti di design. I ragazzi vengono istruiti e seguiti da artigiani che a loro volta ricalcano le orme degli antichi lattonai partenopei.
Ogni ragazzo, ovviamente, ha la propria storia, il proprio bagaglio, ma sono tutti accomunati da un filo rosso: la voglia di darsi da fare, la scelta di restare a Napoli, la certezza che con l’impegno e la passione si possa fare qualsiasi cosa.
Effettivamente, non hanno tutti i torti: i prodotti del loro artigianato sono richiesti in tutto il mondo, indossate da personalità di spicco, e utilizzati da aziende importanti come l’Aeroporto Internazionale di Napoli come doni aziendali.
E anche Che Follia, il Social Bazar nel cuore del centro storico della città, non poteva non dedicare spazio a queste meraviglie dell’artigianato sociale: in via dei Tribunali 308, infatti, c’è una vetrina dedicata ad Avventure di Latta e alle sue storie di riscatto attraverso il lavoro e la bellezza.